Lo ammetto: vivo qui da molto ormai, e ho visitato il Castillo de San Josè solo adesso.
Il fatto che si trovi proprio ad Arrecife, capitale di Lanzarote nonché città dove abito, è un’aggravante.
Meglio tardi che mai! L’ho girato in lungo e in largo, mi ha prima delusa e poi fatto un grosso regalo. Oggi ve lo racconto!
UNA CASA ANTICA PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Fighissimo che in un’isola così piccola e per certi versi “primitiva” come Lanzarote si sia ritagliato uno spazio per l’arte contemporanea… ed è uno spazio a pianta semicircolare, quello dell’antica fortezza del Castillo de San Josè.
Edificato alla fine del 1700 come difesa dai pirati, la costruzione richiese tutta la forza-lavoro degli abitanti di Lanzarote, che al termine etichettarono l’edificio come “La Rocca della Fame“.

Vedendolo da fuori e senza sapere cosa contiene, pensi “ah, un castello. L’ho visto, ‘mbè?“! Non è semplice in effetti lasciarsi sedurre da questo luogo, calcolando che
- è abbastanza isolato e fuori mano, nei pressi del porto commerciale di Arrecife e su una via che NON è di passaggio, a meno che non lavoriate al porto;
- la sua facciata ampia e squadrata, dall’aspetto “scarno” e costruita interamente in pietra, non racconta esattamente le meraviglie dell’arte contemporanea;
- le visuali più belle della fortezza e il suo intorno si percepiscono solo una volta entrati!
Però un bel giorno, complici 2 ore di vuoto nella mia giornata, sono andata a curiosare.
LA SALA NASCOSTA (almeno per me!)
Il museo è stato istituito… indovinate da chi?! César Manrique, sempre lui, quello di Jameos del Agua e del Jardin de Cactus. La fortezza era abbandonata e in decadimento e lui l’ha voluta riqualificare in questo modo.
La struttura è rimasta così com’era, la novità è il ristorante costruito sul retro, a ridosso del lato semicircolare, con una suggestiva vetrata a nastro sul mare. Molto, molto elegante!

Il MIAC (Museo Internazionale dell’Arte Contemporanea) ha un costo davvero irrisorio: 4€, (solo 1€ per i residenti canari)!
Confesso che stavo per rimanere delusa: ho visto le 2 sale al primo piano, di cui una dedicata alle opere di artisti canari (compreso lo stesso Manrique), mi stavo entusiasmando e poi… basta, finito. Tutto qui?
Rassegnata, sono salita in “terrazza” a godermi il belvedere. Guardo l’oceano, sbircio dalle feritoie… e perdendomi tra le scale, nel buio… ho scoperto l’ultima sala!
Sarei andata via senza vederla, se non fossi stata così curiosa. E mi sarei persa la scoperta di un artista meraviglioso, col suo quadro un po’ ambiguo e dalle forti influenze pop-art. Lo trovate nella gallery (ho evitato di riportare gli altri, credo sia inutile mostrare le opere d’arte in questo modo).
EDUARDO ÚRCULO, NUOVO AMORE

Scendo la rampa di scale e mi trovo davanti il suo quadro grande e coloratissimo, ed è amore.
Per la cronaca, al Signor Úrculo con l’accento sulla prima U, piaceva dipingere e scolpire le parti basse delle donne (famosa a tal proposito la sua statua Culis Monumentalibus a Oviedo).
Viene dai Paesi Baschi, ed è considerato il maggiore esponente della pop-art spagnola.
Per me è stata una scoperta meravigliosa, quando guardo i suoi quadri ho una stretta all’esofago: buon segno.

Lui è pop-art, colori forti, valigie, cappelli, fari, barche, notti di luna piena, corpi di donne. E sempre senza volto.
Praticamente, con 1€ e tanta curiosità, ho scoperto un mondo in cui voglio perdermi quando ho bisogno di una “stretta di esofago”!
Molto interessante!
grazie 1000 di aver letto e commentato con interesse! 😊
Interessante! Devo ammettere che, nella mia breve e recente vacanza a Lanzarote, Arrecife è il luogo cui ho dedicato meno tempo. Forse per l’aspetto complessivo della città, che ad un primo sguardo, mi è sembrata stridere con l’integrità architettonica e paesaggistica del resto dell’isola… il Castillo proteso sul mare l’ho visto di sfuggita, solo all’esterno, durante una passeggiata serale sul lungomare della città… ed in effetti mi è parso nulla di più che una piccola fortezza, spoglia e priva di particolari elementi d’interesse… leggendo il tuo post, invece, mi sono un po’ pentito di non averne varcato la soglia….. talvolta anche gli involucri più scarni e meno attraenti possono nascondere tesori per cui vale la pena investire del tempo…. e questo artista, Eduardo Úrculo (che non conoscevo), è senza dubbio una bella scoperta! Grazie per averla condivisa
Sono davvero felice di averti dato la possibilità di scoprirlo anche se a distanza 🙂
D’altronde un viaggio spesso limita il tempo a disposizione e bisogna fare una selezione delle cose da vedere…
Grazie per il commento! 🙂
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